Scatti rubati di frammenti di vita condivisi con voi e scritti per me per poter fermare tutto ciò che mi fa battere il cuore, tutto ciò che mi rende viva!

domenica 17 gennaio 2021

Ogni piccola cosa interrotta Silvia Celani

 


Casa editrice: Garzanti
Pubblicato: 23 maggio 2019
Pagine: 258
Trama:
Mi chiamo Vittoria e la mia vita è perfetta.
Ho una grande casa e tanti amici. Non mi interessa se mia madre si comporta come se io non esistessi. Se mio padre è morto quando ero piccola. Se non ricordo nulla della mia infanzia. Se, anche circondata da persone e parole, sono in realtà sola.
Io indosso ogni giorno la mia maschera, Vittoria la brava figlia, la brava amica, la brava studentessa. Io non dico mai di no a nessuno. Per me va benissimo così.
È questo senso di apnea l’unica cosa che mi infastidisce. Quando mi succede, quello che ho intorno diventa come estraneo, sconosciuto. Ma è solo una fase. Niente potrebbe andare storto nel mio mondo così impeccabile.
Ero convinta che fosse davvero tutto così perfetto. Fino al giorno in cui ho ritrovato i pezzi di un vecchio carillon di ceramica. Non so cosa sia. Non so da dove provenga. Non so perché mi faccia sentire un po’ spezzata e interrotta, come lui. Ma so che, da quando ho provato a riassemblarlo, sono affiorati ricordi di me bambina. Della voce di mio padre che mi rassicura mentre mi canta una ninnananna. Momenti che avevo sepolto nel cuore perché, come quel vecchio carillon, all’improvviso si erano spezzati per sempre.
Eppure ora ho capito che è l’imperfezione a rendere felici. Perché le cose rotte si possono aggiustare e diventare ancora più preziose.
Autrice: 
Silvia Celani è ha scritto nata a Roma, ma da sempre vive in provincia, in una casa immersa nel verde, dove ama invitare gli amici per pranzi e cene che, di solito, si prolungano all'infinito. Adora i libri, il mare e le facce impiastricciate di Nutella dei suoi bambini a colazione.

Questo libro scava dentro le persone che lo leggono, o meglio accompagna le persone che lo leggono a guardarsi dentro, la protagonista apparentemente perfetta non trova più se stessa nelle giornate fatte di schemi prestabiliti e inizia la sua ricerca affidandosi ad una terapeuta e uscendo dagli schemi che le sono sempre stati imposti dal suo stato sociale. Lo fa con estremo coraggio spinta dalle crisi di panico che la spaventano perchè si presentano in momenti in cui mai vorrebbe far vedere le sue fragilità. Ed è grazie alle sue fragilità che conosce Ion un ragazzo distante da lei anni luce per lo status ma l'unico che la vede e che riesce a sostenerla nella sua difficoltà. Cercherà nel passato il padre mancato quando era piccola e di cui non ha ricordi e nella ricerca che la porterà ad incontrarlo riuscirà a far riaffiorare quella parte che il dolore aveva nascosto.

Ho sottolineato:
- non mi ero mai concessa la possibilità di essere imperfetta. Per anni avevo nascosto le mie ferite, con l'unico risultato di vederle infettarsi di dolore, rassegnazione, solitudine;
- forse era proprio questo il segreto. Si poteva scegliere di curare le proprie ferite riempiendole d'oro o di rimanere a brancolare nel vuoto che creavano, rinunciando alla luce;
-le cicatrici non vanno nascoste il segreto è riempirle d'oro e lasciarle brillare. 


Nessun commento: