Scatti rubati di frammenti di vita condivisi con voi e scritti per me per poter fermare tutto ciò che mi fa battere il cuore, tutto ciò che mi rende viva!

lunedì 29 giugno 2020

Vacanza!!!!!!!!!

Ed ecco che finalmente dopo l'esposizione della tesina di terza media possiamo ritenerci sollevati dal percorso di didattica a distanza affrontato negli ultimi mesi.
posso dire? si posso

ok che hanno cercato di portare avanti la scuola in uno stato di emergenza;
ok che era una cosa nuova per tutti (e sottolineo tutti);
ok che il momento era delicato;
ok che la salute è più importante;
ok ok ok tutti gli ok che volete li aggiungo anche su suggerimento ma..........

si c'è un ma e non spaventatevi non mi metterò qui a discutere spiattellare o fare attacchi, dico solo che sono emerse cose che prima erano solo sospettate cose che se guardate con quello che dovrebbe essere lo spirito dell'educazione scolastica fanno male, sono emerse le difficoltà del sistema scolastico o del ministero dell'istruzione che dir si voglia e io che guardo ai mie figli e al futuro del nostro paese vedo un sistema antico applicato su soggetti che vengono definiti "Nativi digitali" e mi chiedo è utile?
la mia risposta è NO penso che il sistema sarebbe da rivedere, penso che c'è molta tristezza in troppa gente, ci sono persone in difficoltà, ci sono persone che non hanno nemmeno il pensiero di potersi migliorare e mettere al passo con i tempi e considerando che la vita in se è cambiamento e scoperta questo mi lasca perplessa.
Ecco l'ho espresso cercando di essere sintetica e spero di non aver offeso nessuno perché il mio scopo non è quello di puntare il dito contro qualcuno ma è quello di dire
ok è andata così prendiamolo come un momento per sistemare tutto ciò che si può visto che queste cose sono emerse,

"Errare humanum est, perseverare autem diabolicum"



usiamo un momento nero per trarne il meglio che può donarci, usciamo dai nostri gusci di permalosità guardiamo al bene comune piuttosto che al solo nostro orticello ne beneficeremo tutti.
Buone vacanze a tutti i bambini e i ragazzi!!!!!!!!!!

domenica 28 giugno 2020

Non chiamatemi supereroe -Roberta Liguori


Casa editrice: Fabbri editori

Pubblicato: giugno 2020
Trama:
Cosa fai se a quarant'anni, dopo un brutto cancro, i medici ti preannunciano una vita con il freno a mano? Ti rassegni. Oppure raccogli la sfida e ti butti a testa bassa nella preparazione dell'Ironman. Roberta Liguori ha scelto di non rinunciare ai sogni e si è avventurata in un percorso che le ha cambiato la vita. Grazie al racconto della sua gara - fatta di difficoltà e fatica estrema - e dei mesi di allenamento per arrivare a tagliare il traguardo, vivrai anche tu un'esperienza unica al mondo: al fianco dell'autrice affronterai quasi quattro chilometri di nuoto tra le onde; salterai in sella alla bici, spingendo sui pedali in salita e sfrecciando nel vento in discesa; correrai un'intera maratona e taglierai il traguardo di un Ironman fatto di emozioni, ricordi e sogni. E grazie all'esperienza di Roberta - che, svestiti i panni dell'atleta, è una delle Mental Coach più importanti del nostro Paese - imparerai anche tu a cambiare lo sguardo sulla tua vita e a trovare nella quotidianità la determinazione per realizzare i tuoi desideri, soprattutto quelli che ti sembrano impossibili

Autrice:
Roberta Liguori Fano 1973 è mental coach in ambito internazionale master trainer in programmazione neuro linguistica scrittrice triatleta. Nella primavera del 2021 le è stato diagnosticato un cancro al seno che ha affrontato con determinazione e coraggio; contro ogni pronostico e malgrado l'impatto delle cure sul suo fisico, ha voluto reagire e diventare ancora più forte: nel 2015 ha tagliato il traguardo del suo primo Ironman. Da allora ne ha portati a termine altri quattro. Ha pubblicato "Perché io sogno forte" (Mondadori 2014) e "Pensieri straordinari (con Alessandro Mora, Elisa 2019).

Ho letto questo libro in un giorno e mezzo ho vissuto ogni momento con Roberta, mi sono riconosciuta in alcune cose ho imparato dagli spunti di riflessione che ha donato alla fine di ogni capitolo, ho pianto quando è arrivata al traguardo, provo immensa ammirazione per lei e ritengo che sia riuscita al top a realizzare il suo desiderio di ispirare nel bene le persone quindi grazie Roberta!

Ho sottolineato:
- perché è la determinazione che fa la differenza nella vita, non il tempo, i soldi o la fortuna. Solo la determinazione.
- spesso l'entusiasmo è scomodo e io faccio troppo rumore;
- è solo questo crescente senso di curiosità a permetterci di catturare quell'entusiasmo che rende utile, divertente ed emozionante tanto il compito più banale quanto quello più affascinante. Senza questa curiosità, la vita è soltanto uno stare in coda;
- se i nostri sogni non ci spaventano abbastanza dobbiamo sognare più in grande;
- il punto in cui ti vengono le lacrime agli occhi è il luogo in cui l'universo vuole che tu sia;
- ricorda sempre che spesso i limiti che ti poni in merito a ciò che è possibile o meno sono solo nella tua mente e quando prendi il coraggio di affrontare questi limiti scopri di avere risorse, capacità ed energie inaspettate;
- la vita non è come dovrebbe essere, la vita è quella che è. È come l'affronta che fa la differenza;
- il vero miracolo sei tu, e sei solo tu che puoi fare cambiare le cose. Ma devi essere disposto a pagarne il prezzo;
- è la strada che percorri per arrivare a quel risultato che ti rende pronto a viverlo al meglio;
- ogni crisi passa se tieni duro; 
- più grande è la sfida più grande è l'opportunità di crescita;
- dire che non hai tempo per migliorare la tua vita è come dire che non hai tempo per fermarti a fare benzina perché sei troppo impegnata a guidare punto alla fine sarai comunque costretto a fermarti;
- agisci in modo da lasciare il segno;
- la felicità è completa solo quando è condivisa.


venerdì 26 giugno 2020

Da qualche parte starò fermo ad aspettare te - Lorenza Stroppa


Casa editrice: Mondadori
Pubblicato: 11 febbraio 2020
Trama:
Lorenza Stroppa attraverso le voci alternate dei due personaggi ci conduce nei vicoli e nelle strade fatte d'acqua di una Venezia intrigante e luminosa, lontanissima dai cliché turistici, e delinea una mappa non solo geografica ma sentimentale: riusciranno parole e colori a trovare il linguaggio dell'amore?

«Amore eterno per me è un ossimoro, l'accostamento di due termini contraddittori. L'amore per me è come un fiocco di neve, completo e perfetto: non fai in tempo ad acchiapparlo, a capirlo, che si è già sciolto.»

Diego non è un tipo da traguardi convenzionali, non cerca certezze, tantomeno relazioni stabili. Vicino ai quarant'anni, vive insieme alla gatta Mercedes in una mansarda vista laguna a Venezia e colleziona avventure senza troppi pensieri. La sua grande passione da sempre sono i libri e le parole, e ne ha anche fatto una professione: lavora come editor in una casa editrice. Per questo quando un giorno, mentre sta facendo la spesa al supermercato, trova per terra un'agenda, non può che rimanere colpito da ciò che vi è scritto. L'agenda appartiene a una certa Giulia Moro, che vi ha appuntato una singolare "to do list", una lista di cose da fare che a un certo punto si interrompe misteriosamente. Incuriosito, Diego si mette sulle tracce di Giulia, pittrice di talento ma tormentata da un dolore che le impedisce di utilizzare il rosso - il colore del sangue, del fuoco, del cuore - nei suoi quadri. Diego si fa trovare, apparentemente per caso, nei luoghi indicati nell'agenda di Giulia: quando i due si parlano per la prima volta, tra loro scatta un'immediata attrazione. Ma Diego pensa di essere troppo inaffidabile per riuscire ad amare, e per Giulia l'amore non rientra affatto nella sua "to do list"... Lorenza Stroppa attraverso le voci alternate dei due personaggi ci conduce nei vicoli e nelle strade fatte d'acqua di una Venezia intrigante e luminosa, lontanissima dai cliché turistici, e delinea una mappa non solo geografica ma sentimentale: riusciranno parole e colori a trovare il linguaggio dell'amore?

Lorenza Stroppa è nata a Pordenone nel 1974, dove vive assieme al marito, due figli e un cane. Fin da piccola ha amato i libri e la scrittura, ed è riuscita a fare di questa passione un lavoro. Ha scritto su diversi quotidiani e riviste e, in qualità di ufficio stampa e di organizzatrice eventi, ha collaborato con enti e associazioni del Triveneto. Tiene corsi di scrittura per i ragazzi ed è docente al Master in Editoria dell’Università Cattolica di Milano.

Dal 2003 lavora come editor per la casa editrice Ediciclo. Ha tradotto diversi libri dal francese e dall’inglese e ha scritto a quattro mani con Flavia Pecorari la trilogia urban fantasy Dark Heaven, edita dal 2012 al 2014 da Sperling & Kupfer e uscita con lo pseudonimo Bianca Leoni Capello. Recentemente ha pubblicato un nuovo romanzo dove il suo luogo natale ha un ruolo da protagonista, La città portata dalle acque (Bottega Errante Editore, 2017).

Parto dicendovi che ho letto questo libro in due giorni quindi è indicatore che mi è piaciuto, lo trovo un libro che fa scorrere le pagine nella leggerezza di una storia d'amore e nella profondità della vita, perché l'autrice racconta sentimenti profondi e per farlo li colora con l'arte della scrittura per Diego e per Giulia con l'arte della pittura. Entrambe i personaggi dispiegano la loro passione nei dettagli e la fanno diventare il loro mezzo di comunicazione e identificazione, la storia si svolge poi in una mia città del cuore quindi sono di parte ma nonostante ami questa città e ci sia stata innumerevoli volte tra le pagine di questo libro ho scoperto luoghi e aneddoti che non conoscevo.
  
Ho sottolineato:
- Rimaniamo solo io e il cielo, a guardarci negli occhi come amanti;
- oggi le nuvole incipriano il mare;
- le ombre della sera aprono la porta alla mia solitudine;
- i colori hanno un linguaggio segreto, un modo per comunicare che va al di la della percezione visiva. Indicano una via, segnalano un pericolo;
- invece la comunicazione non è mai stata il mio forte, le mie emozioni sono come i colori nei gusci della conchiglie giù nelle profondità marine: un indizio di vivacità nascosto nell'ombra;
- puoi dare ad una pianta tutto il concime di lusso che vuoi, ma senza il sole e l'acqua non crescerà mai bene.

martedì 23 giugno 2020

Usciti di Senna - Michel Bussi

Casa editrice:  E/O
Pubblicato: 20 maggio 2020
Traduttore: Alberto Bracci Testasecca
Trama: 
Una girandola di personaggi, un crescendo di situazioni in cui le tracce dell'assassino in fuga si confondono con quelle di pirati vichinghi o del Cinquecento, una successione di colpi di scena in cui le vite di tutti sono in bilico sullo sfondo magico delle più belle navi del mondo. Bussi mozzafiato più che mai.
Maline, ex reporter d'assalto dal passato turbolento, fa ora la giornalista al SeinoMarin, un settimanale di Rouen a media tiratura. Rientra nei suoi compiti recensire l'Armada, spettacolare manifestazione che si svolge ogni cinque anni in cui i più bei velieri delle marine militari di tutto il mondo – per l'Italia l'Amerigo Vespucci – si ritrovano a Rouen e da lì scendono il corso della Senna fino a Le Havre: una sontuosa parata che si snoda per decine di chilometri tra le anse e i meandri del grande fiume navigabile e richiama sugli argini milioni di spettatori entusiasti. Un lavoro come tanti, non particolarmente interessante. Almeno fino a quando un marinaio messicano non viene assassinato in circostanze a dir poco misteriose. Il commissario Paturel, che si occupa del caso, pensa a un delitto passionale o a una rissa tra marinai, e gli indizi sembrano dargli ragione. Sarà Maline a scoprire lo strano intreccio che c'è tra l'omicidio in apparenza banale e il bottino dei pirati della Senna, mitico tesoro che da secoli sarebbe nascosto da qualche parte nei meandri del fiume. Ma la sua scoperta non fa che infittire il mistero e trasformare un'indagine di routine in un'aggrovigliata matassa.

Autore: Michel Bussi è l’autore francese di gialli attualmente più venduto oltralpe. È nato in Normandia, dove sono ambientati diversi suoi romanzi e dove ha insegnato geografia all’Università di Rouen. Ninfee nere (Edizioni E/O 2016) è stato il romanzo giallo che nel 2011, anno della sua pubblicazione in Francia, ha avuto il maggior numero di premi: Prix Polar Michel Lebrun, Grand Prix Gustave Flaubert, Prix polar méditerranéen, Prix des lecteurs du festival Polar de Cognac, Prix Goutte de Sang d’encre de Vienne. Nel 2016 le Edizioni E/O hanno pubblicato Tempo assassino, nel 2017 Non lasciare la mia mano e Mai dimenticare, nel 2018 Il quaderno rosso e La doppia madre, nel 2019 La Follia Mazzarino e Forse ho sognato troppo.

Luoghi dove si svolge: Rouen, capoluogo della Normandia, regione della Francia settentrionale, è una città portuale sulla Senna. Importante centro nel periodo romano e nel Medioevo, ospita chiese gotiche, come Saint-Maclou e Saint-Quen, e un centro pedonale lastricato con case medievali in legno e muratura. Lo skyline della città è dominato dalle guglie della Cattedrale di Notre-Dame, immortalata dal pittore impressionista Claude Monet in una serie di dipinti.

Premetto che Bussi mi piace a prescindere quindi potrei essere di parte, ma in questa sua ultima opera a mio parere manca la sua verve di solito il libro nella parte finale stravolge tutta la trama con una serie di collegamenti che si qui ci sono stati, è vero, ma non mi hanno lasciato a bocca aperta come al solito, diciamo che è come se fosse stato fatto in maniera soft! bello comunque ambientazione molto particolare.

lunedì 22 giugno 2020

La magia delle cose perse e ritrovate - Brooke Davis

Titolo: La magia delle cose perse e ritrovate
Autrice: Brooke Davis
Casa editrice: Garzanti
Pubblicato: 2016
Traduttore: Marco Zonetti; Maria Paola Romeo
Trama:
A volte un paio di stivali rossi può aiutare ad affrontare il mondo e le proprie paure. Così è per Millie, che quando li indossa si sente forte e sicura. Ha sette anni ed è curiosa di tutto. Ha tanta voglia di fare domande, di conoscere, di scoprire. Per questo quando un giorno al centro commerciale sua madre sembra sparita, non si perde d’animo, ma cerca qualcuno che possa darle una mano a trovarla. È proprio allora che si imbatte in Karl che se ne sta seduto con lo sguardo perso nei suoi pensieri. Karl è un anziano un po’ speciale che mentre parla, digita nell’aria le parole. Solo in questo modo riesce a sentire ancora vicina sua moglie a cui un tempo scriveva parole d’amore sulla schiena. Millie si fida subito di lui e la corazza di diffidenza che Karl si è costruito intorno si scioglie grazie agli occhi sperduti e sinceri della bambina. Gli stessi occhi davanti ai quali Agatha sente nascere dentro una tenerezza ormai dimenticata. A ottant’anni non esce più di casa, dopo la morte del marito, e passa le sue giornate alla finestra a spiare i vicini. Ma appena scorge sulla strada Millie e Karl c’è qualcosa che la spinge a parlare con quei due sconosciuti, a uscire per la prima volta dalla sua solitudine. Perché Millie ha il dono unico di raggiungere il cuore delle persone. Perché il suo sorriso ingenuo e solare è capace di portare la felicità. Lì dove non ci si aspettava più di trovarla. Karl e Agatha si sentono vicini a lei come a nessun altro prima e decidono di ritrovare sua madre. E da quel momento per loro ogni cosa cambia. Scoprono che non è mai troppo tardi per vivere appieno la vita, per lasciarsi trascinare da un desiderio, per permettere all’amore di meravigliare ancora. E Millie è pronta ad imparare che non tutto ha una risposta e che questa è la magia del futuro. La magia di sapere che lungo la strada si perdono delle cose, ma che c’è sempre il modo per ritrovarle.

Brooke Davis è cresciuta in mezzo ai libri. Sin da piccola ha scoperto che c’è qualcosa di magico in quelle pagine capaci di portare in mondi lontani, avventurosi, sconosciuti. Da grande ha deciso di fare di questa passione il suo lavoro, diventando una libraia. Ma aveva un sogno ancora più grande: quello di scrivere una storia, di liberare la fantasia e creare qualcosa di unico. Così è nato La magia delle cose perse e ritrovate, il suo primo romanzo.

Fin dalle prime pagine ho amato Millie per la sua spontaneità, l'autrice ha saputo trasmettere in maniera profonda il mondo visto dagli occhi di una bambina di sette anni.
I tre protagonisti vengono descritti in maniera particolareggiata in modo alternato.
Agatha ha perso il marito e alla sua morte ha rifiutato gli aiuti del vicinato, passa le giornate a guardare fuori dalla finestra, Karl manifesta la sua voglia di vivere nonostante l'età, il figlio lo porta in una casa di riposo ma lui guardandosi attorno capisce che nelle sue vene c'è ancora vita che pulsa e decide di andarsene, ci sono scene descritte che hanno un sapore del tutto surreale e che fanno perdere l'appeal se ci si aspetta un romanzo che descrive la realtà, mentre invece se ci lasciamo trasportare dalla fantasia che caratterizza il mondo dei bambini nulla ci distoglierà dall'enfasi dello scorrere delle pagine. L'autrice parla tra le pagine di abbandono, la morte che "tormenta" Millie, la solitudine dell'età che avanza e di rimpianti  verso ciò che non si è fatto nella propria esistenza presi dal senso del dovere

lunedì 15 giugno 2020

Zorro birthday!



E siamo arrivati a 4! Auguri pelosone mio, cane tontolone e fedelissimo. Adoro gli animali in particolar modo cani e gatti, ne ho sempre avuti in casa fin da piccola, e una delle immagini nella mia mente è quella di comprare una casina piccolina ma con un giardino enorme dove poter tenere, tra tutte le altre cose, anche i miei animalotti che possano scorazzare felici.
Zorro è il mio primo cane da quando sono sposata e posso dire che a guardarli con gli occhi giusti non è vero che non hanno la parola, o meglio, mi correggo non hanno la parola ma guardandoli con i giusti occhi si fanno capire alla perfezione e loro sentono le tue emozioni anche quelle che tieni dentro.
Per me Zorro è un dono e in quanto tale lo ritengo prezioso!
                                                                    Auguri bestiaccia.

sabato 13 giugno 2020

Vi racconto la mia giornata

È stata una giornata intensa, ma di un intensità diversa dagli ultimi mesi mi viene quasi da scrivere che sono tornata alla mia normalità, ma non sono poi così convinta che questa sia la normalità quindi non lo scriverò.

Questa mattina ho fatto un giro da Giesse scampoli mi è presa la voglia di cucire, saranno state le mascherine a scatenare o meglio risvegliare questa mia passione? 
Ero partita per prendere dei pezzi per fare delle prove alla fine li avrei presi non dico tutti ma posso dire molti, allora mi sono contenuta in una prova per volta e the winner Is un cappello!!!!!!

Vi mostro la piccola creazione finita

Oggi poi ho provato una nuova ricetta per la pizza seguendo Alessandro Servidio e guardate con i Vostri occhi che spettacolo
Bellissime e anche molto buone, un impasto leggero per farlo l'unica cosa da tenere presente sono i tempi perché per il resto è molto semplice trovate il video di Alessandro su tutti i suoi canali!



martedì 9 giugno 2020

Creatività pulsante

Domenica è il compleanno del cuginetto e oggi mi sono messa a preparare il pacchetto del regalo, non mi piace farlo all'ultimo minuto, avevo usato una scatola e non avevo in casa abbastanza carta per ricoprirla così avendo invece abbastanza tempere ho pensato di colorarlo e prendendo spunto dai bellissimi disegni di
Simona Pistorello  ho creato questo
Non ho grandissime doti artistiche ma è proprio per questo che mi piace un sacco quindi grazie a Simona per avermi ispirata, 
andate a vedere i suoi lavori sono spettacolari!!!!!
Poi nel pomeriggio la bionda ha voluto aprire la creta per giocare ma non aveva ispirazione e allora ho pensato io ed è uscita un altra idea sempre per il cuginetto
Ora le ho messe ad asciugare poi vanno colorate e confezionate in un modo particolare che vi mostrerò appena le finiamo. 
Ora metto a dormire la creatività 😘


venerdì 5 giugno 2020

Week end al mare


Tutto è nato perché volevo staccare la spina prima di tornare in ufficio, sarei voluta andare a Rimini a riconnettermi con il mio mare poi visto il momento ho preferito condividere con la truppa questo momento di relax perché ce lo meritavamo tutti e non sapendo come potevamo spostarci siamo rimasti in casa, ma il mare è sempre mare e a me rigenera come niente altro al mondo
I ragazzi se la spassano io mi rilasso



giovedì 4 giugno 2020

La ricamatrice di Winchester - Tracy Chevalier



Trama:
Winchester, 1932. A trentotto anni Violet Speedwell sembra ormai inesorabilmente destinata a un’esistenza da zitella. La Grande Guerra ha preteso il suo tributo: il suo fidanzato, Laurence, è caduto a Passchendaele insieme a migliaia di altri soldati, e ora le «donne in eccedenza» come lei, donne rimaste nubili e con scarse probabilità di convolare a nozze, sono ritenute una minaccia, se non una vera e propria tragedia per una società basata sul matrimonio. Dopo essersi lasciata alle spalle la casa di famiglia di Southampton, e le lamentele della sua soffocante madre, ferma all’idea che dovere di una figlia non sposata sia quello di servire e riverire i genitori, Violet è più che mai intenzionata a vivere contando sulle proprie forze. A Winchester riesce in breve tempo a trovare lavoro come dattilografa per una compagnia di assicurazione, e ad aver accesso a un’istituzione rinomata in città: l’associazione delle ricamatrici della cattedrale. Fondata dalla signorina Louisa Pesel e diretta con pugno di ferro dall’implacabile signora Biggins, l’associazione, ispirata a una gilda medievale, si richiama a un’antica tradizione: il ricamo di cuscini per i fedeli, vere e proprie opere d’arte destinate a durare nei secoli. Sebbene la Grande Guerra abbia mostrato a Violet come ogni cosa sia effimera, l’idea di creare con le proprie mani qualcosa che sopravviva allo scorrere del tempo rappresenta, per lei, una tentazione irresistibile. Mentre impara la difficile arte del ricamo, Violet stringe amicizia con l’esuberante Gilda, i capelli tagliati alla maschietta, la parlantina svelta e un segreto ben celato dietro i modi affabili, e fa la conoscenza di Arthur, il campanaro dagli occhi azzurri e luminosi come schegge di vetro. Due incontri capaci di risvegliare in lei la consapevolezza che ogni destino può essere sovvertito se si ha il coraggio di sfidare i pregiudizi del tempo. Due incontri che insegnano anche che basta a volte un solo filo per cambiare l’intera trama di una vita.


Molto bello calato in una realtà temporale a cavallo tra le due guerre periodo in cui certi argomenti erano scottanti e la scrittrice li ha affrontato con molta disinvoltura, i temi sono veramente tanti, la perdita, la solitudine di una donna in quel periodo  è  descritto bene anche il rapporto tra la protagonista e la mamma l'ho divorato in due giorni, complice un simpaticissimo mal di schiena che mi ha bloccata.

lunedì 1 giugno 2020

Buon compleanno Bionda

Quest'anno a seguito del periodo storico che stiamo vivendo nessuna festa con gli amici e allora per compensare festa doppia con la famiglia una a pranzo con nonni e zii paterni una a cena con nonni e zii materni 🥳 è stata una giornata intensa ma piena di sorrisi di quelli belli che danno gioia al cuore.