Scatti rubati di frammenti di vita condivisi con voi e scritti per me per poter fermare tutto ciò che mi fa battere il cuore, tutto ciò che mi rende viva!

venerdì 24 gennaio 2020

Perchè parlavo da solo - Paolo Bonolis

Trama: Viaggia veloce il fiume del tempo, molto più di quanto scorreva in passato. E scava sempre più profondo il canyon che attraversa. I miei figli sono dall'altra parte e potrebbero partire prima che possa raggiungerli. Gli vorrei consegnare quello che ho conservato. Non c'è molto tempo e, senza il mio bagaglio, ho paura che il loro viaggio possa essere più faticoso di quello che intrapresi io. Ho 58 anni adesso che scrivo e, il mio viaggio, l'ho iniziato che ero ragazzo. A quei tempi anche mio padre mi consegnò il suo bagaglio, ma gli bastò allungare un braccio per passarmelo. Da sempre Paolo Bonolis parla da solo. Lo fa per ritornare sui suoi pensieri, elaborarli, triturarli, rivoltarli come calzini. E per capirci di più: sul mondo, sulla felicità, sulla televisione, sullo stupore, sull'amore e la famiglia, sulla tecnologia che non rispetta i ritmi della biologia, sullo sport che è passione, su Roma ('sti cazzi), sull'uomo che è l'animale con la spocchia. Negli anni, da queste riflessioni ad alta voce sono nate delle pagine di appunti scritti che ora aprono i diciotto capitoli di "Perché parlavo da solo", il primo libro di Paolo Bonolis, un tesoro intimo, meditato e prezioso da consegnare ai suoi figli e a tutti coloro che nel tempo l'hanno apprezzato o anche criticato. In un flusso appassionato e coinvolgente, ricco di ricordi di personaggi ed episodi, Bonolis sorprende i lettori con le sue domande ora poetiche ora al vetriolo, sempre profonde: leggerezza e accettazione sono antibiotici per l'esistenza? La Natura Umana è senza scopo, lo Spazio la limita e il Tempo la corrode: come se ne esce? Un amore è un dato oggettivo o un fiume di farfalle? Internet ci sta rincoglionendo? E tagliare i cojoni a un gatto è un atto lecito o arbitrario? Il risultato è una lettura che incuriosisce, fa pensare e talvolta ridere grazie all'intelligenza affilata e alle battute ciniche di Bonolis.

Ho letto questo libro perché praticamente conosco e seguo Paolo fin da piccola e mi piace in primis perché è un personaggio televisivo che mi fa ridere e rende le cose leggere in maniera del tutto spontanea, e non nascondo che mi sono chiesta se questo suo essere la bella persona che è fosse il vestito del personaggio televisivo o fosse Lui. A voi non viene mai la curiosità di sapere come le figure "famose" conduttori, cantanti, ecc siano nella loro quotidianità? A me si e molto probabilmente è questa mia curiosità che mi spinge a leggere libri biografici. Volete sapere di Paolo? beh vi consiglio di leggere il suo libro è leggero, ironico e allo stesso tempo un libro che fa riflettere, mi è piaciuto.

Frasi sottolineate: 
- lasciate che vi sorrida, anche si vi sembrasse non sappia perché lo sto facendo. Mi ha sempre fatto bene;
- riversa il proprio romanticismo sui figli e io lo raccatto di rimbalzo e me ne approprio;
- nell'amicizia  si devono rispettare le scelte degli altri, anche quando non le si capiscono;
- Honorè de Balzac sintetizza benissimo questo mio pensiero: "Quel che rende indissolubili le amicizie e ne raddoppia l'incanto è un sentimento che manca all'amore: la sicurezza";
- vale per le cose materiali e anche per i sentimenti: se fai attenzione a cio che qualcosa ti da sei contento, se fai attenzione a cio che ti toglie vivi una vita infelice";
- Mao Tse-Tun: "Si impara più con mille chilometri che con centomila pagine di libri";
- siamo fatti di ciccia, non di silicio e collegamenti;
- i figi assomigliano sempre più ai loro tempi che ai loro padri;
- l'indifferenza serena con cui indossa la propria imperfezione. Questo ci attrae.
- è la dose che fa il veleno;
- leggerezza e accettazione sono antibiotici per l'esistenza;
- non è ciò che hai, ma ciò a cui dai importanza che ti fa stare bene o male, che ti fa felice o infelice;
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